Cari compagni e compagne tutti/e,
voglio con questa mia breve lettera abbracciarvi, in modo virtuale visto il momento. Anche se ho sempre seguito le attività del partito, dopo tanti anni ho deciso di rinnovare la mia adesione a Rifondazione sottoscrivendo la tessera.
Mi iscrivo di nuovo perché penso che sia giusto mettersi personalmente in campo, e farlo dalla parte giusta, visto tutto quello che sta succedendo nella politica italiana, con i due “matteo”, uno peggio dell’altro, insieme alla Meloni. Di certo non possiamo rimanere in panchina ad osservare. Dobbiamo rimboccarsi le mani e giocare bagnando la maglia.
Lo faccio perché penso a compagni come Attilio Zinelli, che fino all’ultimo respiro della sua vita non ha mai mollato, o a compagni come Dino Greco, che non si stanca mai ad impegnarsi mettendoci la faccia. Allora, mi sono detto: “tocca anche a te”. Delegare non va bene, perché se fai la scelta di delegare allora sarai complice di tutto.
Quando la gente pensa solo al capitale e al controllo delle masse, noi che viviamo di libertà e partecipazione dobbiamo ad ogni costo fare vivere il nostro punto di vista, sostenendo che un altro mondo fatto di diritti e di eguaglianza è possibile. E lo dobbiamo pretendere.
Il mondo del lavoro viene colpito in modo pesante su tutti i versanti. Io cerco di fare la mia parte stando sempre in campo per i diritti degli ultimi, in un settore particolarmente delicato, dove sfruttamento, precarietà e ingiustizia dilagano.
Vi auguro un buon lavoro
Ibrahima Niane
Brescia 19/05/2020