Il vero problema del conflitto israelo-palestinese risiede, secondo me, principalmente nell’immane opera di manipolazione mediatica informativa messa in campo dai governi israeliani con un apparato formidabile di propaganda, per cui loro si comportano sempre come la vittima. Occupano le terre palestinesi da cinquant’anni, chi è la vittima? Gli israeliani. Colonizzano le terre palestinesi illegalmente, chi è la vittima? Gli israeliani. Demoliscono le case palestinesi, eradicano gli ulivi, espropriano i palestinesi dei loro diritti, fanno punizioni collettive contro la popolazione palestinese, chi è la vittima? Israele
(Moni Ovadia)

il 29 novembre del 1947 l’UNSCOP ( United Nations Special Committee on Palestine ) sottopone all’Assemblea Generale dell’ONU il piano elaborato per la partizione della Palestina che prevede di attribuire :
il 55% del territorio della Palestina storica alla comunità ebraica che all’epoca ne controlla il 6% e che rappresenta meno di un terzo della popolazione ed il territorio concesso incorpora le terre più fertili oltre a 400 villaggi palestinesi, per i quali non è previsto alcun tipo di tutela: la famosa risoluzione numero 181.

lettera di David Ben Gurion al figlio Amos :
“….uno Stato ebraico costruito solo su una porzione della terra non è la fine del processo, ma solo l’inizio…….
è uno strumento potente per la nostra intenzione di liberare l’intero paese……non vedo la spartizione come la soluzione definitiva della questione palestinese. Dopo la formazione di un esercito forte nel quadro della fondazione dello Stato, aboliremo la spartizione e ci estenderemo su tutta la Palestina……….
Dobbiamo cacciare gli arabi, e prendere il loro posto”.

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