La salute non è una merce ! Difendiamo il Civile.
La sanità deve essere pubblica, laica, territoriale, gratuita, universale e popolare.
Sabato 10 ottobre 2020, doppio concentramento:
ore 14.00 – Spedali Civili di Brescia
ore 16.00 – Città di Brescia
(non dimenticare la mascherina!)
Difendiamo il nostro storico Ospedale gli “Spedali Civili di Brescia” che, con i suoi/le sue 5.660 fra operatrici e operatori ha sempre garantito un punto di riferimento avanzato, professionale e PUBBLICO. Nei piani del governo regionale, adesso dovrà diventare un HUB COVID, a cominciare dalla Scala 4 (attraverso un project financing, ovvero l’ennesimo ingresso di privati nel pubblico), che sta già servendo e servirà non solo la nostra Provincia, ma anche quelle di Bergamo, Cremona e Mantova: centinaia di pazienti Covid-positivi saranno concentrati sulla struttura cittadina.
Nonostante la scelta di centralizzare l’intervento sui pazienti Covid negli ospedali sia stata del tutto perdente, nonchè una delle cause della tragedia che abbiamo vissuto in Lombardia in questi mesi, la Regione è decisa a proseguire nella stessa direzione: quella della dismissione della sanità pubblica e dei presidi medici territoriali.
Si tratta di una scelta scellerata dal punto di vista medico, ma di un affare immenso per le strutture private, esonerate per l’ennesima volta dall’assumersi la responsabilità di rispondere della Salute Pubblica, poichè questa è poco redditizia, oltre che economicamente e organizativamente onerosa.
Tutto questo mentre nei prossimi mesi potrebbe essere confermata l’organizzazione della Sanità lombarda voluta dalla giunta Maroni, una delle cause del disastro che abbiamo vissuto. Senza dimenticare che le aziende private che si occupano di sanità lasciano i propri operatori senza contratto da 14 lunghi anni.
Riteniamo necessario impedire che il Privato – finanziato con soldi pubblici – possa continuare a lucrare sulla pandemia.
Certo, il Civile farà la sua parte. Ma tante prestazioni di ricovero programmato e ambulatoriali, già in grave ritardo, dovranno trovare un altro approdo.
Vogliamo davvero che questo accada?
Abbiamo già sperimentato sulla nostra pelle questo disastro, come cittadin* e operator*.
Vogliamo continuare su questa strada? Alcuni reparti e servizi sono sempre rimasti aperti, eppure la gente si è rivolta altrove per i lunghi tempi di attesa e il timore di avvicinarsi a un ospedale ritenuto “poco sicuro”.
La trasformazione del Civile in centro Covid significherà, nel breve periodo, lo spostamento della stragrande maggioranza delle visite in altre strutture, perlopiù private.
Crediamo che il Civile debba rimanere il centro pubblico della sanità bresciana. L’ospedale cittadino non deve essere smembrato, depotenziato, depredato. Al contrario andrebbe potenziato e liberato dal ricatto della logica aziendale.
Modelli di Salute e Sanità alternative al modello lombardo esistono già: meno ospedalizzazione e più centri di cura diffusi sul territorio in un’ottica di prevenzione.
✚ SCENDIAMO IN PIAZZA TUTTE E TUTTI INSIEME, SABATO 10 OTTOBRE, PER IL DIRITTO ALLA SALUTE DI TUTTE E TUTTI, PER UNA SANITA’ PUBBLICA, LAICA, TERRITORIALE, GRATUITA, UNIVERSALE:
La Salute non è una merce:
– No alla realizzazione della Scala 4 e alla trasformazione degli Spedali Civili in un ospedale COVID
– Riforma della legge istitutiva del sistema sanitario lombardo per permettere un’adeguata prevenzione. Sviluppo dell’assistenza sul territorio e di un modello che garantisca una sanità pubblica, universale, laica e gratuita
– Rafforzamento e potenziamento dei presidi territoriali, dei consultori, dei medici di base
– Favoriamo la prevenzione, perchè agli ospedali possa accedere soltanto chi ne ha realmente bisogno!